Convegno sul Bullismo
Un convegno degno di nota, quello tenutosi ieri presso l’Istituto Compensivo “Nunzio Ingannamorte”. Un lavoro svolto a dovere e presentato ai ragazzi e ai genitori presenti. Un tema molto delicato ed attuale che ha visto la presenza del Sindaco Alesio Valente e del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Gravina Luogotenente Giovanni Morisco. E’ La Dott.ssa Patrizia Occhiato che apre il convegno leggendo il racconto di Andrea, il ragazzo che circa due anni or sono, vittima di bullismo, decise di lanciarsi nel vuoto ponendo fine alla sua giovane vita. Seguono i saluti alle autorità civili e militari presenti, da parte della Presidente Dott.ssa Raffaella Iannetti che illustra come si articolerà la serata; ricorda, inoltre il 7 febbraio 2017, in cui si è celebrata la prima Giornata Nazionale sul bullismo per sottolineare l’importanza del tema affrontato. Intervento decisivo quello della Dirigente prof.ssa Angela Amendola: “Il Tema detta luce su atteggiamenti violenti”, riportando la statistica che 1 su 10 è vittima di bullismo. “Comportamenti che vengono veicolati dai media, dall’uso dei Social Network”, aggiunge la stessa dirigente, “un utilizzo inappropriato dei mezzi digitali da parte dei ragazzi”. “La scuola, a volte, deve essere inattuale, deve invitare a riflettere e perché no, ad andare controcorrente”. La dirigente fa riferimento al sito di Generazioni Connesse riguardo alle modalità con cui contrastare questo fenomeno sempre più dilagante. “La scuola non può fare a meno delle famiglie. Si richiede la loro collaborazione. Solo insieme si possono raggiungere dei risultati”. Questo il messaggio preciso e mirato della Dirigente Amendola.
E’ la volta dell’artista Lorenzo Ciaccia che con orgoglio mostra il lavoro effettuato con alcuni ragazzi che ne hanno dato disponibilità. “La storia ha inizio da un post letto su facebook sulla Storia di Andrea”, apre l’artista. “Scrivere con la Luce”, sottolinea, “Negli scatti c’è sempre la presenza del Diario. Quel diario che conserva segreti, atteggiamenti alcune volte la vita…” , aggiunge mentre scorrono sul pannello luminoso le 21 fotografie scattate che rappresentano atteggiamenti di bullismo e messaggi di promozione del NO. Decisivo l’intervento del Luogotenente Giovanni Morisco, Comandante della Stazione Carabineri di Gravina: “Vigilare sui figli, controllarli, sapere con chi escono, dove vanno” sottolineando che le conseguenze non sono leggere. Amareggiato lo stesso Comandante del disinteressamento da parte di taluni genitori quando vengono chiamati a seguito di interventi provocati dai propri figli. ” A tutti i livelli abbiamo le nostre pecche, bisogna denunciare tali eventi. Solo un caso è stato denunciato ufficialmente nel nostro paese. Occorre vigilare costantemente sui propri figli, ci vuole grande impegno da parte dei genitori” conclude il Comandante lasciando un messaggio molto importante. “Tematica molto importante e diffusa” sottolinea il Primo cittadino Alesio Valente con il suo intervento sul palco. “Si considerino gli atti vandalici che questo paese subisce. Si è passati da un eccesso all’altro. Prima non si aveva nemmeno possibilità di replicare coi nostri genitori” sottolinea “La famiglia è il luogo principale per dare un futuro ai nostri ragazzi”. Conclude il Sindaco lasciando un messaggio paterno: “Siate più umili voi ragazzi e più autorevoli voi genitori e voi docenti”. La serata procede con una bella poesia raccontata dalla poetessa Maria Del Vecchio, ed una serie di citazioni sul tema, prese dalla letteratura con l’intervento della Dott.ssa Maria Dibattista, tanti i riferimenti a personaggi letterari come i bravi dei Promessi Sposi di Manzoni, Rosso Malpelo di Verga, Oliver Twist di Dickens. “La letteratura è la forma di sapere più bella è più nobile che si caratterizza per la sua utilità. Utilizzatela come Legittima Difesa” conclude la dott.ssa Dibattista. La Psicologa Angela Amendola illustra alcuni aspetti di della Vittima e del persecutore. Orgoglio della Scuola i ragazzi Vincitori del bando di concorso promosso da Generazioni Connesse nell’anno scolastico 2015/2016, con la coordinazione della Prof. Rosa Maria Paternoster, docente molto vicina ai ragazzi che si è impegnata intensamente per la tematica oggetto del convegno. Docenti, scuola e ragazzi, unitamente a famiglie e istituzioni in un unica direzione NO AL BULLISMO. La manifestazione s’ è conclusa con un meraviglioso monologo straordinariamente interpretato dalla dott.ssa Dibattista “Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia….”.